Il suo impegno nel sociale inizia nel ’92, quando suo padre, Gennaro Musella, ingegnere salernitano, viene ucciso da un’autobomba a Reggio Calabria. Fondatrice del circolo ‘Società Civile’, nel ’93 è portavoce della prima manifestazione nazionale antimafia in Calabria, che vede scendere in piazza circa diecimila giovani. Alla morte di Antonino Caponnetto, Adriana assume la presidenza del Coordinamento Nazionale Antimafia Riferimenti, per la sua attività riceve numerosi riconoscimenti, tra cui lo scorso anno la nomina a Grande Ufficiale al merito della Repubblica Italiana.